un'altana, la tipica terrazza in legno costruita sul tetto delle case veneziane. Nei secoli scorsi a Venezia c'erano centinaia di altane, quasi tutte le case ne possedevano una, sia le abitazioni modeste che i palazzi d'epoca. Di cio' si trova testimonianza nei dipinti dei vedutisti del Settecento, tra i quali Canaletto. Nel Settecento le donne veneziane usavano salire sull' altana per asciugarsi i capelli al sole e indossavano la solana, un cappello con la sola ala molto larga, che proteggeva la pelle dai raggi del sole, ma permetteva loro di avere capelli dai bellissimi riflessi dorati.
Il campiello dietro il Teatro Malibran e l' Ostaria Il Milion, una delle piu' vecchie ostarie veneziane
Dietro il Teatro Malibran, vetrine che danno sul canale.
E' stata una breve passeggiata, alcune "chicche" veneziane, spero siano state di vostro gradimento, ne ho altre in serbo, ma mi manca il tempo. Qui non cucino........ cammino.
Dimenticavo, ecco l' isola di San Giorgio e la laguna, foto banalissime, certo, perdonatemi, a me Venezia toglie il respiro, sempre, in ogni momento
Dimenticavo, ecco l' isola di San Giorgio e la laguna, foto banalissime, certo, perdonatemi, a me Venezia toglie il respiro, sempre, in ogni momento
Ciao Barbara, io aspetto la tua camminata... Venezia toglie il respiro anche a me, ci sono stata solo una volta ma ho fatto tanti di quei km a piedi... non volevo perdermi nulla!!! e quando ho visto questo post nel mio blogroll, mi sono precipitata!
RispondiEliminaciao
Eccoti tornata!!! Che romanticismo, cara... Sai che sogno poter far asciugare i capelli al sole su un'altana;)!!!
RispondiEliminabarbarella!!!! ma allora sei in patria!!!!!!
RispondiEliminaBentornata a casa.Quindi tu sei proprio una veneziana doc di città, in Olanda vivi vicino al mare o all'interno? Oggi c'era una giornata stupenda, dopo giorni uggiosi e di pioggia un solo abbagliante e un'aria fredda ma secca, sicuramente Venezia era colorata d'oro soprattutto questa mattina. Leggevo con curiosità quei tuoi appunti sulle altane, per anni mi sono chiesto cosa fossero, poi un giorno l'ho scoperto mentre facevo delle ricerche di storia del costume e ricordo ancora quel paragrafo in cui si parlava delle donne aristocratiche veneziane che per imbiondirsi facevano asciugare i capelli, cosparsi di urina, stese sulle altane con i cappello a proteggere la pelle del viso.
RispondiEliminaQuanto ti fermi?
Anche io adoro Venezia
RispondiEliminaCi torno sempre appena posso la trovo una città molto romantica
@ Ale: ciao carissima, da buona veneziana cammino, instancabile.....aspettami. Sai, mi vergogno quasi per quanto amo questo posto, tutti i suoi angoli, la sua diversita'. Grazie, alla prossima.
RispondiElimina@ iana: ciao meraviglia, sono nel sogno!
@ Babs: sono in patria, felice di esserci, ecco perche' non mi vedi sul tuo blog, perdono. Ti chiamo presto.
@ Asa: Certo che sono una veneziana doc, che ti credevi.... Dopo tre giorni uggiosi, ieri Venezia si e' svegliata sotto questo cielo luminosissimo da togliere il respiro> Le altane sono magiche, sospese tra cielo e terra, quanto mi mancano.... In Olanda sono all' interno, ma li' le altane non ci sono nemmeno vicino al mare. Godro' di questa meraviglia fino agli inizi del prossimo anno. Grazie
@ steval: ciao, benvenuta. Ho visto che anche tu vivi lontano, molto piu' di me. Dammi un po' di tempo, qui a Venezia lo perdo sempre, e mi scorro con calma il tuo blog. Grazie, a presto
Ma lo sai che non ci sono mai stata?!!!E' bellissima!Beata te!!!UN ABBRACCIO
RispondiEliminaCiao Barbara, bentornata a casa ;) Sono stata a Venezia da piccola ma ne sono rimasta affascinata e le tue foto mi hanno emozionata. Goditi più che puoi questi giorni in famiglia. Io partirò il prossimo we e sono già al conto alla rovescia...
RispondiEliminaUn bacione :-*
Barbara, ti ho appena scoperto tranne comida de mama. Sono veneziana trapiantata in California, e martedi' arriveremo a Venezia per una tanto desiderata vacanza. Ora mi quardo bene il tuo blog.
RispondiEliminaCiao!
Barbara, volevo segnalarti il sito si Ocar chiamato bluoscar a blogspot, fa delle foto di Venezia incredibili.
RispondiElimina@Asa: la pipì me la risparmio ok??? Devo dire che m'è passata un pò la voglia... e poi sono abbastanza orgogliosa dei miei capelli scuri ;)
RispondiElimina@ laura: ciao, benvenuta, che piacere. Certo che il mondo grazie ad internet blog diventa sempre piu' piccolo e allo stesso tempo sempre piu' grande, altrimenti forse mai ci saremo incontrate.
RispondiEliminaChe bello, sarai a Venezia anche tu per il Natale, so cosa provi...... Ho dato un'occhiata veloce al tuo blog, qui il tempo mi manca, mi piace molto e mi riservo di leggerlo con calma al rientro in Olanda> Quanto ti fermerai? sarebbe bello incontrarsi. Grazie per il blog di oscar. Il tempo e' magnifico, oggi una forte bora e un sole meraviglioso, la Serenissima Repubblica ti aspetta.......have a good fly
@ iana: non ti preoccupare, molte di loro usavano l' aceto, ne parlavo proprio oggi con un'amica. Romanticismo assicurato......
RispondiEliminaBarbara!! Tu sei stata a Cortina in vacanza, e io invece a Venezia ci ho vissuto per circa 7 anni. Studiavo Lettere Classiche a San Sebastiano, che ricordi. Le Zattere, Campo Santa Margherita, lo spritz con l'oliva, i barconi della frutta e verdura a San Barnaba, Calle Lunga con il Panificio Colussi.....che citta' meravigliosa.
RispondiEliminaRicordo che io e la mia amica passeggiavamo sempre col naso all'insu' per ammirare tutte quelle fantastiche altane.
Adesso pero' dimmi, le conosci le manine?
@ One Girl: da non credere, io ho studiato Lettere Moderne a Nani Mocenigo e discusso la tesi a San Sebastiano, naturalmente. Quella e' una delle aree di Venezia che amo di piu' stessi ricordi e devo dirti che quando sono qui.......ripeto. Vedro' di fare un post di quell' area, turista nella mia citta' natale. Devo dirti che anche noi veneziani camminiamo molto spesso con il naso all'insu', io sempre da sempre, c'e' sempre cosi' tanta bellezza da scoprire.
RispondiEliminaLe manine? ti riferisci alle piccole manine di ottone che tenevano le tende?
Le manine sono delle brioches con la crema cotta e l'uvetta. A me hanno sempre detto che sono tipiche venexiane, ma comincio a dubitare....forse era solo la tipa del panificio sotto casa mia che me la raccontava.
RispondiEliminaComunque le trovi anche in quell'antica Pasticceria dopo Campo San Polo, sta sulla destra andando verso Rialto, lungo la calle battuta da tutti i turisti...facile no?
@ One girl: Ti riferivi a quelle 'manine", le conosco, sono buonissime, ma ogni panificio pasticceria da' loro un nome diverso e probabilmente il loro nome originale e'" manine".
RispondiEliminaLe altre di cui ti dicevo sopra, fanno parte dell'antica tradizione dell'arredamento veneziano.
Ma io non sono una turista.......kisses