martedì 30 marzo 2010

Berlino, la KaDeWe

Se siete stati a Berlino conoscete sicuramente la KaDeWe  "Kaufhaus Des Westens" il piu' famoso grande magazzino di Berlino e il piu' grande d'Europa. un autentico paradiso dello shopping.
La KaDeWe nasce nel 1907 e da allora rimane una presenza costante a Berlino (se volete sapere qualcosa di piu' sulla sua storia leggete qui), meta preferita dei berlinesi e dei turisti. 
Vi posso solo dire che e' meravigliosa, e quando si entra si perde letteralmente la testa , ma il paradiso, l'estasi totale  si raggiunge salendo al sesto piano,  al reparto Gastronomia. Per descriverlo non ci sono parole, la qualita', la varieta'  e la disposizione dei prodotti e' la piu' alta, vasta ed elegante che si possa trovare. 
Sono riuscita a fare solo poche foto, poi mi e' stato gentilmente chiesto, bitte, di smettere.  E pensare che ero andata proprio per fare le foto per il blog,  visto che il reparto gastronomia lo conosco bene,  una delle mete preferite dei miei soggiorni berlinesi.

Il reparto pane


Il reparto carni, la bellezza delle decorazioni in rame  Jungenstil


e delle  maioliche che ricoprono le pareti



 l'angolo del the'




la pasticceria




e che dire di questo piccolo pacco regalo per il mio nipotino,


di un'eleganza squisita.

















sabato 13 marzo 2010

99 Colombe

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Questa bianca colomba che in questi giorni si vede volare di blog in blog  e' il simbolo di  99 Colombe,  il nuovo blog nato dalla sensibilita' di  Artemisia Comina affiancata da  Lydia,   una pregevole iniziativa di sostegno ad una grande azienda di tradizione dolciaria italiana, Sorelle Nurzia.


Questa azienda, fondata nel 1835,  risente ancora del terremoto che ha colpito l'Abruzzo un anno fa, ma la voglia di continuare e mantenere l'alto livello della loro produzione non e' mai scomparso. La qualita' dei loro prodotti e' ottima, a cominciare dal famoso torrone morbido al cioccolato, e non solo questo.

99 Colombe  ha raccolto intorno a se' numerosi foodbloggers ed appassionati con l'idea di uscire il 6 aprile con una ricetta che utilizzi i prodotti  Sorelle Nurzia o che li accompagni. Un'idea simpatica e coinvolgente che vi invito a seguire,  tutte le informazioni su come partecipare e dove reperire i prodotti  Sorelle Nurzia   le trovate  qui. 
La Pasqua e' vicina,  una dolce colomba non puo' mancare sulla nostra tavola!

Un grazie speciale ad Artemisia Comina che mi ha dato la possibilita' di partecipare a questa lodevole iniziativa.

venerdì 5 marzo 2010

Homemade pseudo - ricotta

Rieccomi finalmente, con una ricetta facile, facile.


Questa pseudo-ricotta e' buonissima e facilissima da farsi, per non parlare poi della soddisfazione di farsi una formaggella in casa!
L'avevo scoperta molto tempo fa qui e, presa dall'euforia,  per un'intera primavera ricottina fresca tutti i giorni,  poi .........dimenticata.   Qualche giorno fa vedo una bellissima ricotta  homemade da Sara, One girl in the kitchen,  esco, compro del latte intero e ricomincio.

Tutto quello che vi servira' saranno una casseruola alta, un litro di latte intero, due cucchiai di succo di limone, un pizzico di sale.

Diluire il succo di limone in mezza tazza d'acqua e metterli a riscaldare in un pentolino.
In una casseruola alta mettere a scaldare il latte, quando ha raggiunto la temperatura di 80gradi (cioe' quando e' quasi a bollore e la superficie comincia a fremere), toglierlo dal fuoco, versarvi il succo di limone diluito e il sale e attendere qualche minuto. Il latte comincera' a cagliare e il siero si separera' dai fiocchi. Se il siero dovesse risultare bianchiccio, anziche' giallo verdognolo, rimettere la pentola sul fuoco per qualche minuto.

Filtrare il tutto in un colino a maglie fitte, pressando delicatamente i fiocchi di latte in modo da eliminare tutto il siero.
Trasferire la formaggella su una gratella, io uso il cestello di bambu' per la cottura al vapore, e lasciarla sgocciolare in frigorifero.


Ottima al naturale o condita con olio d'oliva ed un mix di erbette. Va consumata in giornata.

mercoledì 27 gennaio 2010

The Little Ice Age

Un abbraccio grande ed un sorriso per tutti voi, amiche carissime  ed amici.
Chiedo scusa se non sono piu' passata a farvi visita, se non ho risposto ai vostri ultimi commenti, vi ringrazio, ma mi sono presa una piccola pausa, si fa per dire, e mi sono dedicata un po' di piu' alla mia pittura, che ultimamente avevo trascurato.

Sono rientrata in Olanda, Venezia gia' mi manca da morire, il freddo qui e' terribile, questa mattina alle 8 il termometro esterno segnava -12, un incubo,  il mio cervello si sta atrofizzando.  Per fortuna neve e ghiaccio si sono sciolti e oggi un magnifico sole ha illuminato questo grigio paese.

La troppa neve ci ha privato del piacere di pattinare sul ghiaccio lungo i canali come lo scorso anno, quanto mi ero divertita!  Il piacere e' stato pero' compensato  con la visita alla bellissima mostra in corso  al Rijksmuseum di Amsterdam,  Hendrick Havercamp: The Little Ice Age. Hendrick Havercamp e' stato uno  dei primi pittori paesaggisti della scuola olandese del XVII secolo. I suoi paesaggi invernali, i fiumi e i canali ghiacciati, i pattinatori, sono tra le vedute piu' caratteristiche del paesaggio olandese di quel periodo.


IJsvermaak
H. Avercamp,  Enjoying the Ice (1630-34 c.)


Winterlandschap met ijsvermaak
H. Avercamp, Winter landscape (1608 c.)


Vissers bij maanlicht
H.Avercamp, Fishermen by Moonlight (1625 c.)

Hendrick Avercamp (1585-1634) : The Little Ice Age, Rijksmuseum Amsterdam

La passione di pattinare sul ghiaccio naturale e' insita nell'animo olandese, ancora oggi quando tutto ghiaccia, dai bambini agli anziani, tutti calzano un paio di pattini e si lasciano andare leggeri lungo i canali. La magica atmosfera ritratta molti secoli fa da Hendrick Avercamp e' ancora presente.

mercoledì 16 dicembre 2009

Acqua alta, la Piazza San Marco a rovescio

Questa mattina Venezia si e' svegliata illuminata dal sole e con l'acqua alta, non troppa per fortuna, si poteva ammirare la piazza a rovescio, riflessa nell'acqua















Erano le 11 l'acqua stava scendendo, le procuratie vecchie sono quasi asciutte,



si sta spazzando via l' ultima acqua






lunedì 14 dicembre 2009

Castello- La Chiesa di San Giorgio dei Greci

Ieri mattina ho accompagnato la mia amica Anna alla sua lezione di greco, lo studia per piacere, una passione e  anche se molti la considerano una follia, la sua sfida continua e lo parla pure. Bravissima!
Sono andata con lei all' Istituto Ellenico di Studi Bizantini e Postbizantini di Venezia che trova sede all' interno del complesso monumentale dove sorge la chiesa di San Giorgio dei Greci. Un piccolo giardino incantato nel sestiere di Castello, proprio dietro a Piazza San Marco,  un'oasi di pace, lontano dalla folla



 


Anche a Venezia crescono gli alberi, te li trovi davanti come un'apparizione, circondati dalla pietra,  al centro di un campo,  nei giardini nascosti da  alte mura. Questo, al centro del giardino, mi ha affascinata, busto di donna e  testa di serpente



La chiesa, sorry, solo parte della facciata, all' interno icone bellissime, ma giustamente no pictures. Potete pero' ammirare le bellissime icone esposte al museo adiacente alla chiesa qui





e il campanile, che sorge sul sacrato della chiesa




Il cimitero, dietro l'antica chiesa



Una tipica veduta del sestiere di Castello







Spero che  la passeggiata vi sia piaciuta, ci vediamo presto.


giovedì 10 dicembre 2009

Una passeggiata per Venezia

Rieccomi, a Venezia finalmente, home. Non e' meravigliosa........







ecco come il cielo e la luce irrompono nelle calli e nei canali




un'altana, la tipica terrazza in legno costruita sul tetto  delle case veneziane. Nei secoli scorsi a Venezia c'erano centinaia di altane, quasi tutte le case ne possedevano una, sia le abitazioni modeste che i palazzi d'epoca. Di cio' si trova testimonianza nei dipinti dei vedutisti del Settecento, tra i quali Canaletto. Nel Settecento le donne veneziane usavano salire sull' altana per  asciugarsi i capelli al sole e indossavano la solana, un cappello con la sola ala molto larga, che proteggeva la pelle dai raggi del sole, ma permetteva loro di avere capelli dai bellissimi riflessi dorati.



Il campiello dietro il Teatro Malibran e l' Ostaria Il Milion, una delle piu' vecchie ostarie veneziane
















Dietro il Teatro Malibran, vetrine  che danno sul canale.

E' stata una breve passeggiata, alcune "chicche" veneziane, spero siano  state di vostro gradimento,  ne ho altre in serbo,  ma mi manca il tempo. Qui non cucino........ cammino.

Dimenticavo, ecco l' isola di San Giorgio e la laguna, foto banalissime,  certo,  perdonatemi, a me Venezia toglie il respiro, sempre, in ogni momento