lunedì 28 settembre 2009

Olive in crosta di Anice & Cannella

Dal titolo avete gia' capito di cosa sto parlando e credo di dover aggiungere ben poco.
Vi dico solo che queste sono le olive in crosta pubblicate da Paoletta S. di Anice & cannella. 
Ho seguito la ricetta passo passo attenendomi alle sue note, velocissime da fare e  buonissime.
Eccole (anche se la foto non vale la sua)



Paoletta chiedeva a chi le avesse fatte per primo di fare la foto con l' aperitivo, ho fatto del mio meglio




del Pinot Grigio Valdadige e un assaggio di sushi.
Paoletta aveva ragione, bisogna triplicare le dosi. Grazie Paoletta.

domenica 27 settembre 2009

Crumble speziato

Grazie ad un' idea di Kat di Cuochi di carta che alcuni giorni fa ha pubblicato un ottimo crumble salato che trovate qui, sono riuscita a liberarmi di questa gigantesca zucchina dimensione orto olandese.



Qui gia' le zucchine al supermercato  hanno misure per noi fatiscienti, ma questa mi ha lasciato senza parole e......idee. Beh, Kat mi ha dato l' idea.
Il crumble lo sanno fare tutti, quindi non mi dilungo sulla ricetta.
Ho tagliato la zucchina a cubotti, l' ho fatta saltare in padella con una cipolla tagliata sottile, due cucchiai di olio extra vergine e un cucchiaino di curcuma. A cottura, al dente, ho aggiunto il sale e versata in una pirofila.
Ho messo nel mixer tre fette di pane integrale, del parmigiano,  del Jonge kaas (formaggio giovane olandese, tipo Asiago), due cucchiai di olio evo, uno di semi di cumino, uno di kaarwij (carvi) che a me piace tantissimo, e una spruzzata di peperoncino in polvere. Ho mixato velocemente, cosi' da avere delle briciole grosse e versato il tutto sulla dadolata di zucchina. In forno caldo a 180* per una ventina di minuti.




L' ho servito con un' insalata mista, buono davvero.

mercoledì 23 settembre 2009

Risotto al parmigiano e zafferano

Succede a volte che il tempo per cucinare sia poco. Si rientra tardi, non c' e' nulla di pronto e c' e'  la voglia di qualcosa di caldo e confortevole, soprattutto in queste prime serate autunnali.  Ieri sera  e' stata una di quelle volte. Vedo che in frigorifero c'e' ancora un bel pezzo di parmigiano dell' ultima mega spesa made in Italy, una cipolla bianca (anche questa made in Italy) e allora decido per un risotto molto semplice.
Spero che nessuno si scandalizzi, ma per mancanza di tempo ho usato la pentola a pressione. L' ho gia' detto, la preparazione del risotto per me e' un momento di meditazione, il sobbollire del riso, il profumo che si espande durante la cottura, la cremosita' che aumenta a poco a poco. La cottura a pressione  ci priva di questi piaceri, ma nulla toglie al risultato finale.



 Date un'occhiata  alla foto ingrandita, rende meglio la cremosita'

 Ecco le dosi per due persone:

150g riso vialone nano
una cipolla
2 tbsp olio oliva extra vergine
500ml acqua fredda
2tsp  di dado vegetale
una bustina di zafferano*
80g di parmigiano
una noce di burro
pepe

Mettere nella pentola la cipolla tagliata molto sottile con due cucchiai di olio. Fare appassire la cipolla a fuoco basso, aggiungere il riso e farlo tostare. Aggiungere il dado, l'acqua e lo zafferano, chiudere la pentola e alzare il fuoco. Nel momento in cui va in pressione  abbassare la fiamma e cuocere per cinque minuti. Spegnere il fuoco e lasciare riposare per quattro minuti. Aprire la pentola, aggiungere il parmigiano e il burro, e mescolare velocemente per ottenere l' effetto "all' onda". Servire con una macinata di pepe.

*Ho agginto anche un pizzico di zafferano in fili, ma solo perche' ne ho una scorta. Anche senza il risultato non cambia.

Questo a mio avviso e' un  dado vegetale buonissimo, qui lo compro nei negozi di prodotti biologici (Natuurwinkel). C'e' anche il sale ed e' ottimo.





martedì 22 settembre 2009

Un tocco di primavera

Questa mattina ho tenuto la lezione di italiano ad una delle mie allieve alla biblioteca pubblica (openbare bibliotheek). E' stato molto piacevole, anche perche' ambiente nuovo,vocaboli nuovi. Volevamo consultare il catalogo dei libri italiani in lingua originale. Tutte le biblioteche pubbliche d' Olanda sono collegate tra loro, per cui se un testo non e' disponibile presso la propria biblioteca si puo' ordinare e arriva in pochi giorni. Se il testo e' presente in una delle biblioteche della provincia non ci sono spese, in caso contrario la spesa e' di euro 2,50. Ottimo direi.  Peccato che il numero di libri italiani sia ridotto al minimo, mi aspettavo molto di piu' visto non solo il gran numero di italiani che vive qui, ma soprattutto tutti gli olandesi che studiano l' italiano. E garantisco che sono tantissimi. 
La delusione e' stata rimpiazzata da queste  deliziose piantine






che ho messo subito in vaso









Un tocco di primavera in giardino, anche se ieri e' cominciato l' autunno.

mercoledì 16 settembre 2009

Risotto Gallinacci e Sirtaki


TODERO Vegni' qua mo, sior.
GREGORIO La comandi.
TODERO Saveu cossa che v'ho da dir? Che son sta' in cusina, che ho visto un fogaron del diavolo, che le legne no i me
le dona, e che no voi che se dutta suso in quella maniera.
GREGORIO Ah! la xe stada in cusina ela?
TODERO Sior si, son sta' mi. Cossa vorressi dir?
GREGORIO Mi no digo gnente; ma co son vegnu' a casa da spender, ho trova' el fogo desfato, la carne no bogiva, e ho
cria' co la serva.
TODERO No se pol far boger una pignatta senza un carro de legna?
GREGORIO Come la vola che la bogia co do stizzetti?
TODERO Suppie'.
TODERO E po ande' in cusina.
GREGORIO Adesso no gh' ho gnente da far in cusina.
TODERO Mette' suso i risi.
GREGORIO A sta ora ho da metter suso i risi? Vorla disnar avanti nona?
TODERO Voggio disnar all' ora solita. Ma i risi se mette suso bonora accio' che i cressa, accio' che i fazza fazion. So sta' a Fiorenza e ho impara' la' come che se cusina i risi. I li fa boger tre ore; e mezza lira di risi basta per otto o nove
persone.
GREGORIO Benissimo. La sara' servida. (Ma per mi me ne faro' una pignatella a mio modo.)

CARLO GOLDONI "Sior Todaro Brontolon" ( parte scena quinta, atto primo)

Evidentemente al buon Gregorio non piaceva il riso scotto. E dategli torto!





Vi ho proposto questo piccolo brano di Goldoni (lo amo molto) in quanto nelle sue commedie egli ci fornisce un panorama esatto della gastronomia veneziana a tutti i livelli: cucina di casa e cucina di trattoria. Nessuno meglio di lui ha saputo rappresentare il popolo veneziano in tutte le sue sfumature. Quella che e' la cucina veneziana odierna deriva in gran parte dalla cucina del popolo veneziano nel '700, mentre quella patrizia si ispirava sempre piu' ai canoni di quella francese.
Fin dal '500 il riso ha avuto un posto di rilievo nella cucina veneziana (e in tutto il nord italia del resto).
A Venezia quando si parlava di "minestre" si intendeva un pugno di riso con qualcosa dentro: risi in brodo con il sedano, risi con la verza, risi con la luganega, risi con i fagioli, risi e bisi e molti altri.
I risotti erano un po' piu' asciutti delle minestre, ma sempre fluidi, "all' onda".e ancora oggi hanno un posto di rilievo nella gastronomia veneziana. Con i piu' svariati tipi di verdura e pesce si ottengono degli ottimi risotti.


Ieri mattina al mercato ho comprato dei funghi semplicissimi, gallinacci e sirtaki.
Si, perche' qui in Olanda ci si deve accontentare, mica si trovano porcini e chiodini come da noi in questa stagione. E allora via con la preparazione di un risotto, che per me e' sempre un momento di meditazione .........

Per due persone:

150g riso vialone nano
100g gallinacci
100g sirtake
2 cucchiai di olio d'oliva extra vergine
mezza cipolla
mezzo cucchiaino di curcuma
brodo vegetale
parmigiano
una noce di burro

Pulire, lavare e tagliare i funghi. In una padella larga e bassa (raccomandata per ottenere un buon risotto), mettere a scaldare l' olio e la cipolla tagliata sottile Aggiungere la curcuma, mescolare e fare andare un po', ma senza soffriggere. Aggiungere i funghi, mescolare, aggiungere un po' di brodo caldo e lasciare cuocere coperto per circa 15 minuti. Verso fine cottura aggiungere un po' di sale e pepe. Quando i funghi sono teneri aggiungere il riso, alzare il fuoco e farlo tostare. Cuocere a fuoco allegro per circa 18 minuti aggiungendo un mestolo di brodo alla volta. Mescolare in continuazione. A cottura ultimata, circa 18 minuti, il riso deve essere al dente e cremosissimo senza essere annacquato. Toglier dal fuoco, aggiungere il parmigiano, il burro, e mescolare vigorosamente per ottenere l' effetto "all' onda". Coprire, lasciare riposare due minuti e servire.

La foto e' orribile, lo so, ma ci sto provando.


Con questa ricetta partecipo alla raccolta  Ricette con funghi cercasi..... di A spasso con Solidea e Ale



















venerdì 11 settembre 2009

Torta al cioccolato di "ELLE"




Questo e' un dolce al cioccolato trovato anni fa in un numero di Elle a Tavola (ecco perche' l' ho intitolato cosi'). Un servizio su Allegra Donn, corrispondente per moda e spettacolo di varie riviste, che racconta come riceve gli amici nel suo appartamento a Londra. Foto bellisssime, come la casa del resto. Guardo questo gruppo di amici che seduti per terra su grandi cuscini colorati chiaccherano, mangiano e sorseggiano del vino rosso. La luce delle candele, pile di riviste sul pavimento, atmosfera calda e conviviale, posso quasi assaporare il profumo dei cibi nei piatti. La cena termina con una torta al cioccolato e......... meraviglia, Allegra ci delizia con la ricetta. Come non provare a farla subito, sperando di ricreare cosi' anche quella magica atmosfera delle foto? Si, perche' il mio e' stato prima di tutto un innamoramento della vista e poi della gola.

Ecco la ricetta a cui ho apportato delle piccole modifiche e comunque buonissima.

200g cioccolato fondente (del migliore)
100g burro
3 uova
30ml rum
90g zucchero
15g farina
zucchero a velo (facoltativo)

Fondere insieme a bagnomaria il cioccolato, il burro e il rum, facendo attenzione che la ciotola contenente gli ingredienti non tocchi mai l' acqua che bolle. Lasciare raffreddare.

Separare i tuorli dagli albumi e montare questi ultimi a neve ferma.

Unire ai tre rossi lo zucchero e la farina e sbattere con un frustino elettrico fino ad ottenere una crema densa e omogenea. Poi, delicatamente, aggiugere il cioccolato ormai tiepido, per ultimo gli albumi montati. Mescolare bene e versare in una teglia imburrata. Cuocere in forno a 180* per 20 minuti. A piacere decorare con zucchero a velo.

Perdonatemi se non pubblico la foto del dolce, questo e' il mio primo, primissimo post e mi sembrava carino aprire il blog con qualcosa di "dolce". Potevi anche farlo, direte voi, e avete ragione, ma.......... prendetemi cosi'.

Per farmi perdonare questi sono per voi.